I muri controterra sono spesso un facile bersaglio per l’umidità legata ai fenomeni di capillarità.

Le normali operazioni di impermeabilizzazione sono complesse, e richiedono scavi. Tuttavia esistono interventi che, pur essendo assai meno invasivi, risultano decisamente efficaci.

 

Impermeabilizzazioni muri controterra

Il fenomeno fisico della capillarità è lo stesso che causa il problema dell’umidità di risalita. Quando tale evento coinvolge murature che si trovano a diretto contatto con il terreno, la diffu
sione dell’umidità può essere ancora più rapida, dannosa e difficile da contrastare.

Le cause sono:

  • la presenza più massiccia di acqua, piovana o di falda, soprattutto a seguito di grandi o prolungate precipitazioni;
  • la presenza di sali disciolti nell’acqua;
  • la bassa temperatura che provoca la condensa dell’umidità interna all’abitazione.

Le operazioni tradizionali di impermeabilizzazione prevedono la creazione di una barriera fisica oppure l’inserimento di una guaina impermeabile a ridosso del muro. Entrambe le operazioni sono però molto invasive, in quanto richiedono il taglio del muro o lo scavo del terreno intorno all’abitazione. Interventi che si possono invece evitare con altre tecniche di impermeabilizzazione di muri controterra.

Lo stesso principio utilizzato per contrastare l’umidità di risalita può essere applicato nei muri controterra. La soluzione consiste nell’iniettare una miscela impermeabile direttamente nell’estradosso della muratura. Si crea così una barriera tra muro e terreno, senza bisogno di scavi.

L’applicazione è semplice e prevede 6 passaggi:

  1. Realizzare un reticolo di fori inclinati passanti ø 20/30 mm. con interassi variabili da 100 a 130 cm. Iniziare la prima linea di fori a circa 10 cm. dal piano del pavimento.
  2. Inserire nel muro gli iniettori adattando i petali delle corone all’inclinazione dei fori. Con l’aiuto di un cazzuolino fissarli alla muratura con del cemento rapido.
  3. Reticolo di foratura standard. Muratura pronta per le iniezioni impermabilizzanti. Le dimensioni del reticolo risultano indicative e potranno essere variate in funzione delle diverse necessità del cantiere.
  4. Utilizzando un trapano con frullino mescolatore unire il componente B al componente A sino ad ottenere un impasto fluido ed omogeneo.
  5. Con l’impiego di una pompante (1,5 – 2 bar.), riempire la muratura sino a saturazione. Iniziare dal basso verso l’alto utilizzando i tappi di chiusura, per evitare fuoriuscite dai fori adiacenti.
  6. La compensazione dei ritiri potrà essere effettuata a distanza di 24 /48 ore. Basterà praticare un foro centrale aggiuntivo al reticolo di foratura ripetendo le operazioni precedenti.