Prodotti utilizzati: Inietta&Consolida

Tipologi edificio: Torri

Le Caratteristiche del fabbricato

Il fabbricato è posizionato a 270 m s.l.m., a circa due km dalla battigia del mar Tirreno, sul versante nord/est del centro storico di Castiglione Marittimo. La torre, per la sua ubicazione, può essere definita una Torre di collina. La torre a forma tronco conica si presenta con una base circolare. L’altezza attuale della costruzione risulta essere di 8,90 m. Lo spessore dei muri portanti varia da m 1,00 circa a m 0,60 circa.  La struttura portante è in muratura di pietra mista irregolare con il paramento interno verticale e l’esterno a scarpa avente un’inclinazione di circa 20.  Il reticolo delle fondazioni si trova in continuità dei muri perimetrali. Si tratta di fondazioni dirette, con una profondità variabile da mt 1,10 a m 1,50, costituita da elementi lapidei simile a quelli utilizzati per la muratura.  Nonostante si siano eseguiti molti studi non è stato possibile identificare l’epoca d’appartenenza della torre.  È probabile che la torre sia nata addirittura nel periodo bizantino.


Descrizione degli interventi

I criteri adottati nella scelta del tipo d’intervento scaturiscono da uno studio preliminare dell’organismo edilizio riguardante in particolare

  1. le caratteristiche, nella situazione esistente, sotto il profilo architettonico, strutturale e della destinazione d’uso;
  2. l’evoluzione storica delle predette caratteristiche con particolare riferimento all’impianto edilizio originario ed alle principali modificazioni intervenute nel tempo;
  3. l’analisi complessiva del comportamento strutturale al fine di accertare le cause ed il meccanismo di eventuali dissesti in atto.

L’intervento è stato suddiviso in due parti: la prima riguarda il restauro conservativo degli apparati architettonici di pregio ancora rintracciabili, mentre la seconda (molto più consistente rispetto alla prima) interessa il recupero funzionale dell’edificio per trasformarlo definitivamente in fabbricato rurale/residenziale.


Opere di consolidamento strutturale

L’edificio, per molti anni in totale stato di abbandono, privo di qualsiasi intervento manutentivo, esposto alle intemperie climatiche, nel suo insieme è risultato non del tutto integro. Dal quadro fessurativo è emerso che oltre alla mancanza di coesività della muratura perimetrale era presente un importante cedimento fondale. Inoltre, il dilavamento superficiale e l’infiltrazione della pioggia battente hanno fortemente alterato gli scisti della muratura portante, fino agli strati più profondi ed impermeabili, favorendo fenomeni di argillificazione riscontrabili al piede delle fondamenta (fino a circa m 1,5 di profondità). L’intervento di consolidamento è stato rivolto maggiormente alla muratura perimetrale. Essa è stata sottoposta ad un rigoroso intervento di consolidamento non solo sulla facciata esterna ma soprattutto all’interno della struttura, mediante il sistema delle iniezioni a bassa pressione, affinché potesse riprendere l’originale capacità di resistenza ai carichi e ad eventuali azioni sismiche (legge 14/05/1981 NO 219 art. 10 norme tecniche per la riparazione degli edifici in muratura danneggiati dal sisma).Tra gli interventi eseguiti, quelli maggiormente espressivi sono stati:

  • operazioni provvisionali di puntellatura e sbadacchiatura completa, della struttura muraria della torre esistente;
  • ricuciture delle lesioni e rinforzo strutturale delle pareti in muratura, attraverso iniettori o tiranti elicoidali in acciaio e successiva stuccatura, con malta sigillante;
  • rinforzi e consolidamenti delle fondamenta esistenti, con setti di collegamento;
  • interventi di consolidamento su 39 metri lineari di fondazione, con posa in opera di 30 minipali MP/60 in acciaio cemento, inseriti nelle apposite camicie in precedenza posizionate nel cordolo in c.a.;
  • chiusura delle riseghe d’incastro dei solai esistenti e ricostruzione della muratura mancante;
  • consolidamento della muratura a sacco in struttura mista di pietra. Questo è stato l’intervento più efficace e interessante dell’opera di ristrutturazione. La muratura portante si presentava totalmente slegata, fessurata in più punti e in alcuni zone completamente mancante. Sono state dunque utilizzate malte a base di leganti idraulici micronizzati ad alta resistenza, unitamente ad elementi sferoidali e resine reticolanti in grado di aumentare sensibilmente, oltre alla resistenza a compressione, anche quella relativa al taglio diagonale e a quella di trazione conseguente all’incollaggio strutturale generato. La malta bicomponente adoperata per quest’intervento è stata Inietta & Consolida della TECNORED. Essa è stata applicata nel reticolo di fori secondo uno schema prestabilito e iniettata inizialmente dall’interno, dal basso verso l’alto, con una pressione massima tra 1,5˜2 bar, iniettando la boiacca dopo aver disposto dei petali di plastica compresi di corona, lunghi circa 40 cm in ogni foro con diametro di 20-30 mm fino a saturazione, utilizzando dei tappi di chiusura per evitare la fuoriuscita di materiale. A ritiro avvenuto (dopo circa 24/48 ore), si è eseguita la compensazione del ritiro ripetendo l’operazione. Successivamente si è praticato un foro centrale aggiunto al reticolo di foratura preesistente ed eseguita una nuova iniezione. A conclusione del lavoro i tubicini ed i fissaggi sono stati rimossi ed i fori del reticolo sono stati sigillati con la medesima malta. L’operazione è terminata quando l’intero corpo murario ha presentato una compattezza omogenea; nei punti di discontinuità si è ripetuta l’operazione, anche dall’esterno, nel tratto di muratura con maggiore spessore. A distanza di circa un anno dall’intervento la struttura muraria si presenta integra, priva di qualsiasi tipo di microlesioni e asciutta. Pulitura, risanamento e consolidamento della muratura esistente.

 La protezione del manufatto

Per garantire la conservazione nel tempo e la protezione del manufatto, a conclusione delle operazioni descritte, è stato applicato su tutte le superfici “faccia a vista” l’impregnante idrorepellente protettivo Para Pioggia di TECNORED. Si tratta di un monocomponente, silanico al fluorocarbonio, resistente all’invecchiamento, incolore e non pellicolante. Questa protezione eviterà l’assorbimento dell’acqua meteorica e garantirà le superfici verticali della torre fortemente esposte all’aggressione dell’atmosfera marina